La denominazione “Itinerari musicali francigeni” vuole cogliere il nesso tra il tracciato antichissimo della Via Francigena e dei suoi svariati percorsi collaterali, e un particolare momento aureo della storia della musica occidentale, che vide il passaggio dal barocco al periodo classico. Così come i numerosi rivoli della Francigena trovano un punto focale proprio nel Castello di Proceno, sito ineludibile per qualunque viaggiatore, così la storia della musica occidentale attraverso i numerosi lavori musicali dei tanti protagonisti, trova un passaggio fondamentale in alcuni dei massimi rappresentanti che condussero il barocco alle soglie del periodo classico, Bach, Haendel, Vivaldi, Corelli, Haydn, Mozart, Beethoven.
È nata dunque l’idea di un Festival che si sviluppi nei tanti stimolanti spazi del Castello e nelle sale di Palazzo Sforza a Proceno che rappresenti la oltremodo varia attività dell’Insieme Strumentale di Roma, una compagine capace di divenire attraverso la pubblicazione di quindici dischi, molti dei quali contenenti prime registrazioni mondiali, e la realizzazione di concerti in tutti i continenti, un volano di riferimento per l’esecuzione della musica dei secoli XVII e XVIII, ma anche in grado, grazie alla collaborazione con superstar del Jazz e della popular music, di esplorare mondi musicali apparentemente lontani. In collaborazione con l’ACMT che da trent’anni coltiva attraverso la musica e le attività di cori polifonici, rassegne di concerti ed eventi di divulgazione musicale per appassionati ed amatori di tutte le età.
In questo senso, come da programma, saranno presentati monumenti della musica barocca e classica come, i Concerti Brandeburghesi di Bach, ma anche capolavori di W.A Mozart, le Cantate Romane di Haendel, la “Serva Padrona” di Pergolesi. La Via Francigena che conduceva a Canterbury sarà idealmente celebrata dall’ Extravocalia Ensemble che eseguirà mottetti e madrigali del repertorio rinascimentale.
Non mancheranno serate in cui troverà spazio la musica di compositori come Morricone, Trovajoli, Kramer, Nino Rota, ed infine la rappresentazione di un’opera originale per Coro piccola Orchestra e due attori con un repertorio che va da Azzaiolo e Palestrina a De Gregori, Battisti, De André. Il Jazz sarà rappresentato al suo livello più alto dal Sestetto del batterista Roberto Gatto.
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